La bacchetta del Maestro Pietro Mascagni
Ubaldo Mirabelli,
era straordinario, uno degli uomini più colti d’Italia in Musica, Storia dell’Arte e Filosofia. Come tutti sanno, il più grande teatro lirico d’Italia, il Teatro Massimo, nel 1974 è stato chiuso al pubblico. Mirabelli oltre ad avere le qualità sopraddette, aveva idee assai innovative per il funzionamento e il rilancio del Teatro. Pur non essendo né musicista, né manager pubblico o privato, fu nominato sovrintendente principalmente perché non era vicino ad alcuna area politica. |
Ho
conosciuto Ubaldo Mirabelli per circa 45 anni. Per un paio d’anni abitò vicino
a casa mia, in via Lombardia. Per gli incontri con le personalità inerenti il
suo lavoro frequentava l’Hotel delle Palme era accompagnato dalla moglie, la
Signora Elvira Galassi che tra il 1955 ed il 1956 aveva cantato alla Scala
con la soprano Maria Callas. Considerandomi uno dei suoi migliori amici, veniva
al bar del Gattopardo ed io gli offrivo il marsala "Vecchio Samperi De
Bartoli", uno dei suoi vini preferiti. Durante una delle tante visite, mi
raccontò che nel 1908 al Teatro Massimo, è stata eseguita la prima di
“Cavalleria rusticana” composta e diretta da Pietro Mascagni.
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Il 2
luglio 2008, all’età di 87 anni, Ubaldo Mirabelli muore. In seguito, il mio
amico Nino Giaramidaro, giornalista presso
“L’Ora” di Palermo, essendo a conoscenza
della stima che la Signora Galassi aveva nei miei confronti, espresse il
desiderio di poterla intervistare. Io feci in modo di accontentarlo e riuscimmo
ad andare a casa sua ove lei ha raccontato alcuni momenti salienti della sua
vita e del marito Ubaldo e, per finire, con grande orgoglio, ci mostrò la
bacchetta di Mascagni.
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Nell’estate
del 2009 la Signora Galassi e il figlio Sergio, anch'egli direttore
d'orchestra, per la forte stima nei miei confronti fui invitato nella loro casa
ove, ho ricevuto in dono i suoi costumi di scena della Boeme, alcuni libri
appartenuti al marito Ubaldo e con mio stupore, la bacchetta di Mascagni perché
riposasse in “buone mani”.
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In quella sede le confidai l'opportunità che i costumi di scena fossero esposti nel rinomato museo della "moda e del costume siciliano" di Mirto sito nello storico Palazzo Cupane sotto l'attenta direzione del direttore architetto Giuseppe Miraudo, attualmente aperto al pubblico.
La bacchetta di Mascagni è esposta nel museo della memoria di Mirto, dedicato Vincenzo Consolo. |
Il
prof. Giuseppe Castellana, alla guida del Museo Archeologico San Nicola di
Agrigento, con il quale io intrattenevo una fraterna amicizia, sapeva della
bacchetta di Mascagni per averla vista durante una visita al mio museo. Nel
dicembre del 2009 mi telefonò e mi rese nota la sua geniale idea: Il 30
dicembre nella sala Zeus del museo archeologico di Agrigento si sarebbe tenuto
il concerto di capodanno e sarebbe stata eseguita la Cavalleria rusticana e la
bacchetta di Mascagni poteva dare un grande valore all'esecuzione. A me piacque
questa idea e così fu.
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Ricordo ancora con grande emozione, quando fui invitato sul
palco, alla presenza delle autorità cittadine, per consegnare la
bacchetta di Mascagni al maestro Claudio Onofrio Gallina che con grande
emozione, quasi tremante, diresse un'aria della Cavalleria rusticana con l'orchestra Sinfonica di Lugansk (Ucraina). Sono felice di avere
fatto rivivere il grande compositore Pietro Mascagni.
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Per quell'occasione
è stato realizzato un annullo postale filatelico, grazie al noto esperto Andrea
Corsini.