Nel mio museo di Mirto, oltre ai bozzetti di Giorgio de
Chirico, Salvatore Fiume, Tadeusz Kantor, Arnaldo Pomodoro, Al Pacino,
Peppuccio Tornatore, ecc. ci sono oggetti di diversa natura, appartenuti a
questi grandi uomini che sono passati attraverso l'hotel delle Palme. Molti si
sono dimostrati amici affettuosi al punto che mi hanno donato oggetti a loro
appartenuti. Veri e propri cimeli. Ne cito alcuni, quelli che mi affiorano per
primi alla mente: le bacchette con le dediche dei direttori d'orchestra Pietro
Mascagni e Ottavio Ziino, il cappello di Secundo,... e tanti altri...
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M’immalinconisce il ricordo di tante serate trascorse
insieme a questi personaggi, soprattutto con Renato Guttuso, a condividere,
gioie e tristezze con il mio discreto silenzio nell’ascoltare i loro progetti,
la loro visione del mondo, i loro piccoli segreti affiorati nei bicchieri di
whisky. Sciascia mi chiamava collega ed io non capivo, visto che né io ero
scrittore, né lui barman. Un giorno mi spiegò il perché: "Siamo colleghi perché
lei ed io conosciamo gli uomini". Un complimento di cui vado fiero
fiero