Madame Wu e il Chinol
Vicino al porto della città di Palermo, nella piazza San Giacomo la Marina, si affacciava la bottega di droghe della famiglia Florio, proprio di fronte alla chiesa di Santa Maria la Nova.
Nella drogheria dei Florio, tra le circa 170 varietà tra erbe aromatiche e curative, droghe e affini, si trovava anche un particolare liquore, chiamato Chinol e preparato con una speciale corteccia di China calisaia, Rabarbaro cinese ed altre erbe aromatiche medicinali dalle virtù terapeutiche, di grande consumo a quei tempi.
Nella drogheria dei Florio, tra le circa 170 varietà tra erbe aromatiche e curative, droghe e affini, si trovava anche un particolare liquore, chiamato Chinol e preparato con una speciale corteccia di China calisaia, Rabarbaro cinese ed altre erbe aromatiche medicinali dalle virtù terapeutiche, di grande consumo a quei tempi.
Una leggenda racconta che dei leoni malati di malaria dopo avere rosicchiato la corteccia della pianta di china, guarivano miracolosamente. Ignazio Florio, venuto a conoscenza di tale racconto e che la ditta veneziana [...] produceva un liquore chiamato Chinol, ricavato appunto da questa corteccia, ottimo anche per le sue caratteristiche organolettiche, lo importò in Sicilia con grande beneficio per la popolazione e per le sue finanze. Infatti, com’è noto nel 1800, Palermo era preda di varie pestilenze, tra cui la malaria che si riusciva a combattere, per chi se lo poteva permettere, anche con questo liquore dal gusto amarognolo. Da quando la drogheria della famiglia Florio ha chiuso, non esistono più bottiglie di Chinol nei negozi.
Qualche tempo fa, se ben ricordo, nel 1981, era la sera di Santo Stefano, al bar “Il Gattopardo” dell’Hotel, si presentò una bellissima anziana donna dai lineamenti orientali insieme al marito, presumo e, con un sorriso, mi chiese un bicchiere di Chinol.
Qualche tempo fa, se ben ricordo, nel 1981, era la sera di Santo Stefano, al bar “Il Gattopardo” dell’Hotel, si presentò una bellissima anziana donna dai lineamenti orientali insieme al marito, presumo e, con un sorriso, mi chiese un bicchiere di Chinol.
Rimasi perplesso, era la scienziata americana Chien - Shiung Wu, di origine cinese, detta Madame Wu la regina dell’atomo:
"Conosce anche lei il Chinol?" le chiedo incuriosito.
"Certo – mi risponde – dalle mie parti è molto apprezzato non solo per il suo gradevole gusto, ma anche per l’azione terapeutica che sortisce nel tempo con un processo anti-ossidante".
"In Italia – rispondo – non esiste più questo liquore, è completamente scomparso. Oggi possiedo delle bottiglie di Chinol risalenti al 1850, ma sono ormai solo pezzi d’antiquariato. Se lo gradisce, al posto del Chinol, posso offrirle un Chartreuse anch’esso ormai molto raro, che un tempo faceva da protagonista nei saloni e nelle feste dei Florio."
"Conosce anche lei il Chinol?" le chiedo incuriosito.
"Certo – mi risponde – dalle mie parti è molto apprezzato non solo per il suo gradevole gusto, ma anche per l’azione terapeutica che sortisce nel tempo con un processo anti-ossidante".
"In Italia – rispondo – non esiste più questo liquore, è completamente scomparso. Oggi possiedo delle bottiglie di Chinol risalenti al 1850, ma sono ormai solo pezzi d’antiquariato. Se lo gradisce, al posto del Chinol, posso offrirle un Chartreuse anch’esso ormai molto raro, che un tempo faceva da protagonista nei saloni e nelle feste dei Florio."
"E’ un liquore digestivo a base di erbe e spezie, inventato in Francia nel XVIII secolo. E’ prodotto in versione dolce e di colore giallo, ma anche più alcolico e di colore verde”.
"Sarà ottimo – mi dice sorridendo – ma preferisco qualche mitico cocktail inventato da lei, me ne suggerisce uno speciale?"
"Volentieri, l’ultima mia creazione la chiamerò Risciò e la dedico a lei. Davvero ottimo" - affermò dopo averlo gustato.
"Quale alchimia ha usato?"
"Semplicemente del gin Gordon, bitter Campari, Aperol, succo di arancia e una strizzata della buccia di limone dal profumo mediterraneo, il tutto impreziosito da una fetta d’arancia, in un bicchiere a tumbler. Sono lieto che sia di suo gradimento e penso proprio che sarebbe piaciuto tanto anche a Ignazio Florio, che adorava il succo d’arance ed era anche lui una persona dal gusto semplice".
"Sarà ottimo – mi dice sorridendo – ma preferisco qualche mitico cocktail inventato da lei, me ne suggerisce uno speciale?"
"Volentieri, l’ultima mia creazione la chiamerò Risciò e la dedico a lei. Davvero ottimo" - affermò dopo averlo gustato.
"Quale alchimia ha usato?"
"Semplicemente del gin Gordon, bitter Campari, Aperol, succo di arancia e una strizzata della buccia di limone dal profumo mediterraneo, il tutto impreziosito da una fetta d’arancia, in un bicchiere a tumbler. Sono lieto che sia di suo gradimento e penso proprio che sarebbe piaciuto tanto anche a Ignazio Florio, che adorava il succo d’arance ed era anche lui una persona dal gusto semplice".
Angolo della lettura
Buonasera, amici ed amiche amanti della lettura ed in paricolare di quei romanzi che tra, legenda e realtà fanno conoscere Ignazio Florio attrarso la sua galanteria. Eccoci qui per l' appuntamento mensile con i consigli di buone letture. Spero che i miei suggerimenti verranno presi sul serio e sopratutto che siano graditi. |
Recensione: "Singolare biografia di Ignazio Florio: sentimentale e galante, fortemente segnata dall'ammirazione dell'autore per il profilo di bon vivant del capitano d'industria palermitano, galantuomo sì, ma sperto, cioè scaltro come solo i siciliani si sentono e pensano di essere. Possiamo immaginare che Marasà negli anni della vecchiaia abbia messo insieme i frammenti di storie che gli erano stati raccontanti dalla viva voce di Vincenzo Florio, a proposito del fratello Ignazio. Le avventure galanti di Ignazio Florio - alle prese con cantanti, cocottes, avventuriere e femmes fatales - se da una parte offrono il ritratto di un simpatico guascone e ribaldo, forte della prepotenza dei ricchi e dell'astuzia dei borghesi, nello stesso tempo spiegano meglio di molte analisi economiche il rapido tracollo di una dinastia rosa dalle ambizioni e dalle sopravvalutazioni".
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